In quell’istante, un (mio) momento e basta
Un trascorso qualunque
(vedi gli appunti)
L’errore è proprio lì, “il mio momento”. Questo movimento pensante è creato dall’ego. L’ego è quell’elemento della nostra natura che si occupa di far distaccare noi stessi dal resto del mondo.
E quando ci si accorge che l’ego è in azione? Anche e sopratutto quando c’è sofferenza.
Lo possiamo sopprimere? Qui viene il dilemma. Lui è parte di noi, nascosto chissà dove per difendere il suo stato, mantenerci distanti e creare un mondo a parte.
Se lo sopprimiamo evitiamo di conoscerlo profondamente. Quindi di conoscere noi stessi, rendendo la nostra mente ottusa.
Ma se lo osserviamo in azione, dal momento stesso in cui qualcosa di nascosto ci turba, ci potremmo rendere conto che serve solo a fare danni. Solo allora lui se ne andrebbe per farci finalmente capire che la vita è intera e bella di momento in momento e basta, senza mio.