Druida
ÈDOUARD SHURÈ i grandi iniziati
Si ho letto questo libro, poco, male e solamente fino al capitolo dei Veda dopo Rama. Mi è piaciuto molto. Continuerò a leggerlo ora che ho i miei occhiali da vista. Ne riporto un pezzettino in una foto e pongo un mio pensiero e percerzione della situazione odierna in questa pagina.
Io vorrei che ogni persona di questo mondo potesse avere pace, amore, gioia e libertà. Lo vorrei ma non è così purtoppo. Ci sono persone che hanno: tutto, qualcosa o nulla. E’ un disegno divino un pò strano fatto di diseguaglianze. Il karma forse può spiegarci questa dinamica e darci una logica. Ma così è la vita, per giunta con una società allo sfascio.
Chi allora prende in mano le redini della situazione? Chi può guidare il mondo attraverso un vero risveglio interiore? Il povero afflitto da malanni indicibili quasi sicuramente non ne sarà capace. Il destino è in mano a pochi eletti che possono attingere ad un alta sapienza che non perviene all’ambizioso, all’astuto e al malvagio.
Questa altura sarebbe stata facile da raggiungere solo all’uomo e alla donna con il calice colmo di tutto. Insieme, attraverso il cuore e l’intelligenza avrebbero compreso l’universo e l’arte di vivere. Con la loro mente avrebbero avuto modo di poter guardare ove gli altri non vedono e riportare la comunità ad un sano equilibrio.
Purtoppo oggi, ogni aspetto della vita in due, fondamento della nostra società, ha perso significato. Perfino la famiglia è ormai un simbolo del passato. L’evoluzione si trasforma in decadimento, grazie soprattutto alle idiozie perpetrate dai media e instillate nelle menti di chi ha sete di vane esperienze, dove tutto si può fare e nulla si concede, andando contro anche all’umana natura.
E tu soprattutto, dove sei finita Druida, che avevi il compito di accendere il fuoco? Con la sfiducia hai inaridito il cammino che doveva essere innaffiato del tuo amore.