Manipolazione
E’ un termine molto diffuso oggi. Indica per assonanza la capacità o il tentativo di portare un altra persona sotto il controllo del manipolatore, soprattutto a livello psicologioco; per far si che questa persona si comporti e pensi come egli o ella vuole.
Il presente video mostra scene di canto rivolte al videomaker e allo stesso momento parla di seduzione, ove una ragazza si volta e si accorge che viene ripresa con il telefonino, senza mostrare disapprovazione. Sullo sfondo ci sono io.
La canzone accompagna la scena e spiega i contenuti del rapporto che vi è alle spalle.
Senza scendere sul personale, potrei anche essere considerato un manipolatore pubblicando questo video, il cui significato che è facile da capire; l’allontanamento può provocare la perdita del rapporto.
Ma questo termine, per me, è impropriamente utilizzato “oggi”, affinchè ognuno possa o creda di far ciò che vuole (nei limiti del rispetto reciproco, ci mancherebbe!) e pretende allo stesso momento che l’altro sia lì a sostenere il lato emozionale di tutto, ascoltando ogni lamentela e segnali di mancanza, ma dando in cambio solo distanza. Ad esempio.
Nel tal caso, qualora l’altro non si comporti come da sua aspettativa o dica, o faccia qualcosa per fargli cambiare direzione, diventa automaticamente un manipolatore.
Io penso che non esista una “manipolazione” tra uomo e donna in un rapporto normale, bensi l’uno è guida dell’altro nell’affrontare il proprio quotidiano, per questo stanno insieme.
E dopo tutte le spiegazioni che non servono, possiamo ricorrere alla fine ad un buon tot di menefreghismo nei confronti della “vittima”, che si sente presa in questa morsa.
Ma di li a poco non siamo più innamorati, deciso solo da una sponda, senza considerare ne l’altra sponda, ne il fiume che li univa.